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 Le Village

Uscendo dalla Metro Beaudry su Rue de Sainte Catherine mi ritrovo con la bocca aperta ed il naso in su. Sopra la mia testa un tetto di duecentomila palline rosa fluttuano per tutta la via. È l’istallazione creata durante la manifestazione di Arte pubblica Aires Libre. Siamo a Le Village, storico quartiere gay della città, famoso per l’arte urbana e per la movida notturna. Il Canada è stato uno dei primi paesi ad aprire le porte alla comunità gay e Le Village, insieme alla comunità di Vancouver, è uno dei centri più attivi del movimento in Nord America. Rue de Sainte Catherine pullula di persone di ogni genere, sesso ed età. È una via allegra, dallo spirito vivo, dove ad ogni angolo di strada si susseguono installazioni artistiche. Mi soffermo in particolare su una che richiama la mia gioventù: una grande stampa raffigurante L’Orco, una delle statue più famose del Parco dei Mostri di Bomarzo (Viterbo, Italia). Sopra di essa campeggia l’immancabile sentenza “Ogni pensiero Vola”. Non so bene a cosa si riferisca anche se a intuito credo che sia la sintesi della legge dell’attrazione. Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe arrivata fino a qui. Rue de Sainte Catherine sfocia in Place Emilie – Gamelin, una piccola piazzetta circondata dal verde dove due scacchiere dagli scacchi giganti danno la possibilità ai passanti di intrattenersi giocando accompagnati da musica jazz filodiffusa attraverso autoparlanti. Very chic.

Mile End

Tra i miei vari giretti per la città giungo al Mile End, il quartiere considerato a oggi più alternativo. È uno strano connubio il Mile End. Una grande sinagoga si erge tra le piccole case a due piani e intorno a essa  famiglie di ebrei ortodossi svolgono tranquilli la routine quotidiana. Ma negli anni questa è diventata la zona hipster per eccellenza. Migliaia di universitari infatti si sono trasferiti a vivere qui per via dei prezzi bassi degli affitti, del costo abbordabile della vita, oltre che per i numerosi bar e locali che spuntano come funghi. Il mix che si è creato è visivamente geniale: giovani hipster con le loro immancabili camicie a scacchi sfrecciano su biciclette a scatto fisso tra famigliole di ebrei ortodossi che passeggiano verso la sinagoga. La convivenza tra le due realtà però sembra tollerante, come se avessero fatto un tacito accordo di pacifica convivenza.

La notte il Mile End is the place to be. Faccio un giro nel locale del momento. La casa del popolo è un dj bar molto frequentato, ha una grande sala dove si alternano vari ragazzi a suonare elettro-rock ed ha un piccolo giardino nel retro dove ci si può sedere per chiacchierare e godersi la frescura estiva. La birra ovviamente scorre a fiumi e c’è grande aria di festa.

Quartiere degli spettacoli

L’ultima sera decido di alzare un po’ il livello culturale della mia visita. Mi reco nel delizioso quadrilatero che ha come fulcro la Place des Festivals. Mi soffermo a fumare ipnotizzato dalla grande fontana al centro della piazza che intrattiene i passanti con giochi d’acqua e di luce incantevoli. Sono nel quartiere degli spettacoli. Questa zona ospita grandi manifestazioni internazionali, iniziative culturali nonchè tantissime sale per spettacoli teatrali e musicali. Il wi-fi è libero e si può scaricare gratuitamente un’applicazione La Vitrine (lavitrine.com) una rassegna di eventi che ti permette di trovare tutti quelli presenti in zona. Si possono leggere recensioni, vedere immagini e video ed addirittura acquistare i ticket per i vari spettacoli. Dovrebbe esistere qualcosa del genere in ogni metropoli moderna che si rispetti.

Lasciando Montréal

Montréal
Montréal

Dopo qualche giorno  passato gironzolando dal mattino a notte fonda per la città posso definitivamente affermare che Montréal è un vero e proprio gioiello. Una città moderna, che ha tutte le caratteristiche della metropoli internazionale mantenendo però un attitudine tranquilla, pacata, elegante, specchio del popolo Canadese. L’architettura moderna si sposa perfettamente con il paesaggio, senza invaderlo ne cercando di sopraffare la natura. Il mix tra sistema anglosassone e stampo francese si è assestato magnificamente. È una metropoli pacata, che riserva però al suo interno un fervore artistico e culturale invidiabile. Grande attenzione è rivolta all’arte e alla cultura, basti pensare che tutti gli edifici del centro devono devolvere almeno l’1% del valore dell’immobile a un progetto di arte pubblica. Passeggiando per le vie del centro è facile godere di installazioni, statue, opere di ogni forma e colore. Il periodo migliore per visitarla è da maggio a ottobre e considerando che è a soli 300 km da NY e dalle cascate del Niagara vi consiglio vivamente di inserirei questo delizioso gioiellino nei vostri piani di viaggio.

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