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Paese che vai usanza che trovi.
E per alcuni viaggiatori seriali sono proprio gli usi e i costumi la forza motrice che spinge a fare la valigia. In occasione di questo Natale vogliamo raccontarvi 3 delle usanze più bizzare nel mondo che accompagnano la sua celebrazione.

  • Il grinch tedesco

Questa creatura mitologica demoniaca è la nemesi di Babbo Natale.
Viene chiamato krampus e ha le sembianze di un bovino mostruoso con le corna e il volto di Satana. La leggenda vuole che i bambini ritenuti cattivi da Santa Klaus vengano rapiti dal mostro e portati in un luogo misterioso. La festa tradizionale si svolge con carri allegorici il 6 dicembre in alcune città della Germania, Austria e Ungheria. Anche nel nord-Italia tra Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia si celebra una simile ricorrenza. Un piacere per chi ama un pizzico di gotico sui melensi addobbi natalizi.

  • La notte delle streghe

In Norvegia la scaramanzia la fa da padrona durante la stagione natalizia.
L’usanza vuole che durante la vigilia sia opportuno nascondere tutte le scope.
In una notte in cui sacro e profano, leggende e tradizioni si mescolano tra loro non si ha mai la certezza di quale spirito possa sfuggire al controllo del Santo Natale.

  • Pollo fritto alla giapponese

Padroni di non crederci, ma in Giappone coloro che festeggiano il Natale cristiano imbandiscono la tavola con le specialità di un famoso fast food Americano: il KFC.
Un paio d’anni fa, addirittura la BBC aveva stimato che il fenomeno coinvolgesse circa 3,6 milioni di famiglie giapponesi. Questa stranezza però è frutto di un’artificiosa opera di marketing. Il colosso del pollo fritto nel 1974, per venire incontro a quella minoranza di cattolici in Giappone che festeggiavano il Natale, decise di sponsorizzare il “secchiello della festa” con una campagna pubblicitaria intitolata Kurisumasu ni wa Kentakkii (“Kentucky per Natale”) composto da pollo fritto, champagne e torta. Da quel momento in poi il 25 dicembre in Giappone il KFC triplica il suo fatturato medio. Geniale no?

di Samyra Musleh
Foto copertina Wikicommon

 

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Samyra Musleh - Chief Editor
Antropologa, divulgatrice scientifica e content manager è caporedattrice per ThetripMag a tempo pieno. Ibrida dalla nascita, metà italiana e metà giordano palestinese, vive rincorrendo la cosa che ama di più: andare a caccia dei vocaboli giusti per raccontare storie che rimangano impresse. Ama la natura ma anche la tecnologia, i contesti multiculturali, il giornalismo d’inchiesta e i libri di fantascienza. È sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da sperimentare e posti nuovi da conoscere. Iperattiva e versatile, prova a reinventarsi ogni giorno per non soccombere alla giungla urbana che la circonda insieme al suo fidato compagno di vita a 4 zampe.