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Non molte persone sanno che nel XIX secolo Tivoli aveva un’attrazione turistica che superava Villa Adriana e Villa d’Este.
Ma quando artisti, poeti e scrittori dell’epoca romantica visitarono la città, il primo luogo che vollero vedere fu un altro giardino, un giardino scavato in una voragine che correva lungo il fianco della Grande Cascata del fiume Aniene.

La Villa Gregoriana fu creata da papa Gregorio XVI nel 1832 come parco pubblico e aveva tutti i requisiti dell’ideale ambiente romantico. Era un giardino selvaggio, che precipitava ripido in un burrone, pieno di grotte segrete, antiche rovine romane, fitta vegetazione mediterranea, e dominato dal suono delle acque che si infrangono della cascata alta 120 metri.

Per raggiungere la Villa Gregoriana si attraversa Tivoli, si supera la rocca medievale e si costeggia il fiume. La villa si trova appena oltre la diga idroelettrica, ai margini della parte più interessante e pittoresca della città, con tortuose strade medievali, archi, botteghe artigiane e i due celebri templi romani che coronano il rupe dell’antica acropoli. I templi si trovano direttamente sopra il giardino e il destino dei tre è legato. Originariamente, il fiume Aniene usciva dalla Grotta di Nettuno, una fenditura nella roccia direttamente sotto i templi, provocando scompiglio nella pianura sottostante ogni volta che il fiume rompeva gli argini. Una soluzione ardita fu infine proposta dall’architetto italiano Clemente Folchi, che modificò il corso del fiume incanalandolo in gallerie gemelle lunghe 280 m scavate nel vicino Monte Catullo.

È un luogo meraviglioso, da visitare per una gita fuori porta a un passo da Roma. Nel 2002 il parco è stato rilevato dal Fondo Ambiente Italiano (FAI) che ne gestisce gli ingressi (a pagamento) e la manutenzione. Vi lascio agli scatti che ho realizzato una domenica di novembre.

Testi e fotografie di Marco Barretta

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Marco Barretta
Marco Barretta è documentarista e autore romano che da vari anni si occupa di progetti complessi di comunicazione visiva e transmediale. È stato regista del documentario Race Around Ireland, poi trasmesso da Sky Bike Channel, e autore e direttore della fotografia del documentario “Habitats - la geografia degli altri”. È inoltre uno degli autori del progetto Adaptation, dedicato all’adattamento al cambiamento climatico e prodotto in collaborazione con The Trip Agency e che vanta media partnerships con enti governativi e grandi aziende private. Barretta è anche pilota di droni professionista, fotografo certificato Google Maps e diplomato Direttore della Fotografia presso la Vision Academy. Ha esperienza nell’utilizzo di tecnologie innovative quali video e foto a 360 gradi e della Realtà Virtuale, soprattutto in occasione di mostre ed eventi. In qualità di autore di comics ha scritto delle graphic novel per case editrici di livello internazionale quali Panini Comics e Tunué, vincendo anche il premio Boscarato dedicato al miglior fumetto per ragazzi.