Tempo di lettura: 1 min

Se ci spostiamo dal centro di Tokyo, nella parte nord della città, c’è un luogo meraviglioso raggiunto in una giornata tersa e tiepida di novembre. Sto parlando del giardino Rikugi-en, uno dei più bei giardini giapponesi della città, costruito nel 1700 per il quinto shogun Tokugawa, Tsunayoshi. Il nome Rikugi-en significa “giardino dei sei principi” e si riferisce agli elementi della poesia waka, la forma classica della poesia giapponese. Il giardino riproduce in miniatura 88 scene tratte da famose poesie e offre una varietà di paesaggi e atmosfere.

Per arrivare al giardino Rikugi-en, dovete prendere la linea JR Yamanote o la metropolitana Namboku e scendere alla stazione di Komagome. Da lì, sono circa 10 minuti a piedi fino all’ingresso principale del parco. Il biglietto d’ingresso costa 300 yen e vi permette di esplorare liberamente il giardino seguendo i sentieri che lo attraversano. Il giardino è abbastanza grande e ci vuole circa un’ora per girarlo tutto con calma.

Il punto focale del giardino è un grande stagno centrale, circondato da colline artificiali, boschetti, cascate e ponticelli. Lungo il percorso, potete ammirare diversi tipi di piante e fiori, come ciliegi, aceri, azalee e iris. Ci sono anche tre case da tè dove potete fermarvi per una pausa rilassante con una tazza di matcha (tè verde) e dei dolcetti giapponesi. La mia preferita è la Fukiage Chaya, che si affaccia sullo stagno e offre una vista splendida.

Il giardino Rikugi-en è bellissimo in ogni stagione, ma è particolarmente suggestivo in primavera e in autunno, quando i colori delle foglie raggiungono il loro apice. In primavera, i ciliegi in fiore creano un’atmosfera romantica e delicata, mentre in autunno gli aceri si tingono di rosso e arancione e creano un contrasto vivace con il verde dello stagno. In queste occasioni, il giardino organizza anche degli eventi di illuminazione notturna che rendono il paesaggio ancora più magico.

Il giardino Rikugi-en è un luogo ideale per chi vuole immergersi nella natura e nella cultura giapponese, lontano dal caos della metropoli. Vi consiglio di visitarlo se siete a Tokyo e volete scoprire un angolo di paradiso nascosto tra i grattacieli.

Testi e fotografie di Marco Barretta

Articolo precedenteL’incantevole bellezza del lago Saiko
Articolo successivoIl sistema di depurazione di Ca Nordio
Marco Barretta
Marco Barretta è documentarista e autore romano che da vari anni si occupa di progetti complessi di comunicazione visiva e transmediale. È stato regista del documentario Race Around Ireland, poi trasmesso da Sky Bike Channel, e autore e direttore della fotografia del documentario “Habitats - la geografia degli altri”. È inoltre uno degli autori del progetto Adaptation, dedicato all’adattamento al cambiamento climatico e prodotto in collaborazione con The Trip Agency e che vanta media partnerships con enti governativi e grandi aziende private. Barretta è anche pilota di droni professionista, fotografo certificato Google Maps e diplomato Direttore della Fotografia presso la Vision Academy. Ha esperienza nell’utilizzo di tecnologie innovative quali video e foto a 360 gradi e della Realtà Virtuale, soprattutto in occasione di mostre ed eventi. In qualità di autore di comics ha scritto delle graphic novel per case editrici di livello internazionale quali Panini Comics e Tunué, vincendo anche il premio Boscarato dedicato al miglior fumetto per ragazzi.