di Simona Fossi
A volte aver la pretesa di credere in un progetto o in un sogno ci sembra sempre più impossibile. Come puoi permetterti di trascorrere il tempo, investendo in quello che non potrà essere costruttivo e funzionale per il tuo lavoro? Non pensi ad una famiglia, non pensi ad una casa, non pensi che sia giunto il momento di trovarti un lavoro serio? Cosa significa “serio”?
Allora torni a casa e cerchi di capire cosa fare. Resta comunque quell’amaro in bocca che non ti permette di buttar giù un così acido boccone. Da qualche anno fai parte di ‘Tra i Binari’, una piccola associazione che sempre di più si dà da fare per promuovere le arti performative e visuali, la poesia, la musica, le tematiche sociali sul territorio.
L’Arte per noi è un momento di incontro, condivisione ed accrescimento. L’Arte è necessaria, insomma è una cosa “seria” appunto. L’occasione per dimostrarlo avviene a febbraio 2016, dopo l’incontro con l’associazione Amicizia Italia-Cuba: incuriositi da miti, storie ed attualità, buttiamo giù il progetto ‘Raices Comunes’. Così, tra il mese di ottobre e quello di novembre, andremo a scoprire cosa nasconde l’isola più combattente del Caribe: Cuba.
Un gruppo di artisti, operanti nel territorio di Empoli, nella fattispecie Francesco Mugnari, Marina Capezzone, Martin Hidalgo, Simona Fossi, Filippo Ficozzi, Nicolas Baggi, Beatrice Nutini e Simone De Fazio, partiranno alla scoperta dell’isola con l’obiettivo primario di andare incontro al Teatro, alle Arti Performative e allo sviluppo del sistema culturale che dalla Rivoluzione in poi ha avuto un ruolo predominante nello sviluppo della nazione.
Inoltre sembra ci sia una massiccia partecipazione da parte della popolazione alla vita artistica dell’isola, vorremmo perciò analizzare la modalità di fruizione e percezione del lavoro artistico tra la popolazione.
Vorremmo riuscire ad aprire un dibattito che possa mettere in evidenza le profonde differenze che ci sono tra Italia e Cuba, per poter osservare e toccare con mano il lavoro della compagnie professionali cubane, capire quali strategie attua questa nazione, unito anche all’analisi del processo che attualmente sta affrontando di una progressiva apertura.
Si tratterà di un mese di lavoro svolto tra le città di L’Avana, Matanzas e Santiago de Cuba. Questo progetto vede la collaborazione di Alina Narciso, regista napoletana con la quale siamo potuti riuscirà ad organizzare un laboratorio di regia teatrale e degli incontri con le compagnie teatrali Macubà, Gestus e Cuento de Aguas, operanti sul territorio Santiaghero, mentre a L’Avana avverrà un incontro con il CHT (centro di teatro de L’Avana) e con le compagnie cubane e le persone che a vario titolo hanno partecipato a La Escritura de la/s Diferencia/s. A Matanzas sarà di primaria importanza il contatto di Ulises Rodriguez Febles, Direttore della Casa de la Memoria Escenica, presso il quale potremo realizzare interviste e assistere a dei laboratori teatrali.
L’opera finale, esito del viaggio, si articolerà in quattro elaborati: un video documentario, un dossier narrativo di viaggio, un progetto di paesaggio sonoro (soundscape) e una mostra fotografica.
Per ‘Raices Comunes’ si è scelto di attivare un Crowdfunding su Produzioni dal Basso per poter raccogliere fondi a sostegno del progetto.
Il ricavato è destinato alla copertura dei costi di noleggio delle attrezzature per la realizzazione del docufilm, fonica per la registrazione sonora del Soundscape, costi di produzione e distribuzione del progetto e un fondo a sostegno delle spese straordinarie durante il viaggio. Il progetto è autofinanziato. Quindi i costi di viaggio, vitto e alloggio sono a carico degli attuatori del progetto.