presentazione del progetto a cura di Claudia Bena
foto di Luisa Carcavale e Valentina Marella
LOAD
double image double experience è un progetto fotografico internazionale nato nell’estate del 2010. L’idea scaturisce dalla curiosità e dalla continua ricerca nel campo della sperimentazione fotografica dell’artista Luisa Carcavale, dalla sua esigenza di creare un dialogo interculturale con artisti di ogni parte del mondo.
In un momento storico in cui tutto si vive attraverso il digitale, il progetto cerca di sovvertire l’attuale linguaggio interpersonale di comunicazione di massa. Invece di esprimersi tramite post e chat, la pellicola diventa il mezzo attraverso il quale avviene il racconto di visioni artistiche personali, non narrate a voce, ma direttamente vissute. Si può definire dunque uno svecchiamento dell’antica tecnica fotografica con risultati, cromatici e semantici, avanguardistici.
Con la condivisione tattile della pellicola, strumento di creazione artistica sempre più a “rischio estinzione”, si cerca di superare la freddezza dell’immagine condivisa unicamente sul web e di unire non solo lo sguardo di diversi artisti, ma anche le loro differenze geografiche e sociali in un dialogo interculturale che diventa una sorta di ricerca etno-antropologica fatta sugli aspetti della vita sociale e sull’espressione umana.
Nel progetto è previsto l’utilizzo di fotocamere analogiche 35 mm e medio formato come le Lomo (Holga, Diana, LC-A, etc), pellicole a vari ISO e la tecnica della doppia esposizione. Tale tecnica è utilizzata per realizzare immagini sovrapposte. È necessario esporre la pellicola due volte, ovvero scattare due foto diverse senza riavvolgerla. È un processo ottenuto con dei valori impostati manualmente, per evitare sovraesposizioni e bruciature. Per questo è stato necessario fare una ricerca in rete selezionando artisti con una conoscenza approfondita della tecnica e tanta passione per la fotografia.
Dopo un’accurata valutazione del loro portfolio, sono state create delle coppie di artisti in base alle differenze paesaggistiche delle proprie città, seguendo i criteri base del progetto (architettura/urbanistica/ritratti).
SHOT
Il primo artista della coppia carica la fotocamera e va in giro per la propria città, ritraendo ciò che è rappresentativo dei luoghi e per se stesso, lasciando l’ultimo frame per un autoritratto. Riavvolta completamente, la pellicola è fissata con del nastro adesivo, imbustata e spedita al secondo artista, il quale la userà per imprimere a sua volta le immagini della città in cui vive. Contemporaneamente altri artisti scattano, riavvolgono e spediscono, creando una rete performativa in tutto il mondo tracciata da un’unica volontà: far parte di una performance artistica in attesa del risultato finale, spesso meravigliosamente inaspettato!
Lo sviluppo e la stampa daranno vita ad un luogo “altro”, una sintesi fra due visioni, due mondi distanti che si uniscono nell’immagine fotografica.
L’intento è quello di creare un dialogo tra artisti per fondere i propri personali punti di vista, lasciando un’impronta per se stessi e per i fruitori d’arte più curiosi. Ogni immagine è un prodotto collettivo. Come sosteneva Becker, “ciò che differenzia un’immagine del sociale da un’immagine di valore sociologico non è il contenuto, ma la metodologia d’interpretazione ed utilizzazione di quella informazione visiva”. La fotografia, seppur fortemente attratta verso orizzonti creativi e artistici, è rimasta fedele alla propria originaria funzione informativa, documentaria e descrittiva della realtà umana.
Hanno partecipato al progetto con Luisa Carcavale: Misha Ashton, Susumu Khoda, Valentina Marella, Jorg Richner e Valentina Cristi.
Abbiamo scelto il reportage Londra/Roma delle fotografe Valentina Marella e Luisa Carcavale, che hanno raccontato le città in cui vivono confrontandone gli stili architettonici, contrapponendo l’urbanistica industriale londinese alla classicità della capitale.
In seguito al successo avuto presso la libreria Altroquando di Roma, la mostra sarà ospitata a Parigi, Zurigo e Londra.
È possibile partecipare al progetto inviando un portfolio di fotografie o un link dal quale visionarle. La fotografia è sempre alla ricerca di artisti che elaborano nuove visioni!