reportage fotografico di Roberto Kusterle
Con Roberto Kusterle tutto si trasforma. L’arte diventa vita. L’uomo diventa animale. E l’animale diventa
a sua volta uomo. Ma è un divenire non definitivo, un divenire che non porta mai ad una trasformazione finale. La metamorfosi di Kusterle non è come quella di Kafka, non regala una forma completamente diversa, bensì una forma a metà. Una fusione tra uomo ed animale a prima vista razionalmente innaturale, ma l’innovazione di Kusterle sta nel trasformare tutto questo surrealismo in qualcosa di reale.
Dopo aver guardato una sua mostra si ha la sensazione di poter incontrare in giro per la strada le sue creature, perché non nascondono quei tratti di umanità che li rendono credibili, e fanno sì che i simboli che vi sono racchiusi siano comprensibili a tutti, non solo all’artista. Il prossimo appuntamento è a Pesaro, fino al 15 aprile 2012, con la mostra Nemesis nelle sale dello Scalone Vanvetelliano. Ma per saperne di più visitate la mc2gallery contemporary art di Milano (mc2gallery.com).