“Qui dentro è sepolta una principessa”, sussurra Koi picchiettando con la nocca sulla pietra. Di stupa ne ho visti a centinaia in Birmania, e nessuno che suonasse a vuoto. “Gli stupa non sono tombe”, ribatto io, fresco di letture sull’architettura buddista, “e non ci sono stanze all’interno”. Koi piega la bocca di lato, come fa quando qualcosa non gli torna: il sorriso che ne risulta mi mette quasi soggezione. “Qui dentro c’è una principessa e il nonno del nonno di mio nonno. Con un’arpa”.